Ad appena un anno dalla sua elezione alla poltrona di presidente, Mohamed Morsy è stato destituito dalla carica, grazie ad un colpo di stato militare.
La città è adesso in mano ai generali.
La scintilla potrebbe far detonare una situazione già precaria, si avvicina la guerra civile.
Ha sciolto la riserva, si candiderà sicuramente, è pronto a far debuttare la “Nuova Forza Italia”, provoca la caduta di Monti. E potrebbe rivincere le elezioni. Ma dal web una voce si alza “Se rivince, emigro!”
Succede che scrivi un pezzo per il tuo blog, una di quelle creature della blogoosfera con cui non guadagni un soldo, ma nel quale infondi tanta passione perché credi che sia giusto dire sempre quel che pensi. Succede che pensi di pubblicizzarlo sulla pagina di un ministro che, inspiegabilmente, piace a circa 73.000 persone nonostante non brilli per comunicatività e simpatia. E ti accorgi di essere stato bannato dalla pagina di Brunetta…
Solidarietà al cronista di “Live Sicilia”, allontanato dal corteo di protesta organizzato per dire no all’austerity. Continua a leggere
Decisamente una doccia fredda, sicché da una vittoria elettorale che vuole far rima con rinnovamento ci si attendeva qualcosa di formalmente populista e dal sapore squisitamente demagogico. Ma Crocetta va oltre… Continua a leggere
Da qualche settimana l’attenzione dei media aveva messo da parte le storie di disperazione di chi non arriva al quindici del mese. Ma “la gente” ci prova ancora, nonostante la sordità delle istituzioni e le orecchie da mercante di TV e giornali…