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Alba dorata, orizzonti di piombo

La preoccupante ascesa dell’estrema destra greca spaventa la morente Grecia, schiacciata dai penalizzanti accordi con l’Unione Europea.  Muscoli in mostra, facce incazzate, grida, ordini blaterati, bandiere nere alle spalle che identificano il  movimento come “associazione laica”. E poi le immancabili teste rasate, i glifi che ricordano vagamente una svastika e più facilmente una partita di Snake finita male: ci sono tutti gli ingredienti per parlare del fenomeno mediatico più in “auge” del mondo ellenico.

Chrisy Avgy, alba dorata, è la formazione nazionalista greca che preoccupa non poco gli osservatori. Razzisti, omofobi, xenofobi, militaristi: il peggio che si possa immaginare, concentrato in un’aggregazione partitica che fa del folklore la principale arma comunicativa.

Era logico attendersi che dopo una stagione di torture per il popolo greco, la scelta elettorale potesse spostarsi verso l’estremo degli schieramenti. Né Samaras, Né Venizelos quindi, ma un pericoloso rigurgito che riporta alla mente quel governo dei “colonnelli”  Zoitakis e Papadopulos che dettò legge fino al 1974 nella culla della civiltà europea.

La conferenza stampa di giorno 6 maggio, ripresa e ritrasmessa dalle tv di tutta Europa, ha mostrato una realtà che vive di feticci e di forza esibita: il leader, Nikolaos Michaloliakos, è un ex militare congedato con disonore dall’esercito greco, matematico vicino ad uno degli ideologi più celebri dell’estrema destra greca, Konstantinos Plevris, già leader di movimenti estremisti come “4 Agosto” e “Linea del fronte”. Nulla di ideologicamente e programmaticamente nuovo, in fin dei conti. Nulla che possa risollevare la Grecia dalla germanite che imperversa come un cancro nel paese. Logico che la prima chemio da provare è quella che promette di dare una pesante onda d’urto al male incurabile, al contagio da euro.

Michaloliakos è un novello Hitler da non sottovalutare poiché poggia il proprio consenso sulla folta base di dissensi che anima la Grecia schiavizzata da Angela Merkel. Il risultato elettorale infatti ha espresso un rifiuto basilare del giogo di Berlino, troppo duro per un paese ridotto al lastrico e che non può esprimere alcuna spinta di ricrescita.

Certo, le ideologie cedono il passo alla delinquenza squadrista dozzinale, allorquando si scopre che l’alba dorata se la intende con l’armata blu, un gruppo di hooligans ellenici protagonisti di gesti delinquenziali in occasione di incontri della nazionale.

Discutibili anche le posizioni cerchiobottiste, relativamente alla vicinanza alla chiesa ortodossa e alle organizzazioni dodecateiste: un modo per conservare un’immagine progressista seppur nella tradizione? Improbabile, piuttosto un tentativo di pescare con le mani in due panieri, una mossa diretta a non scontentare alcun potenziale simpatizzante.

I fantasmi fanno paura, ma fintanto che una minuta giornalista chiederà spiegazioni sull’assurdo “stand up”,  intimato dai tirapiedi di Michaloliakos a tutti gli attoniti partecipanti alla conferenza stampa postelettorale (ripresa da diverse telecamere con annessa figuraccia paneuropea), siamo certi che il buonsenso prevarrà sulle logiche dei voti di protesta. Già, perché la temibile ascesa della destra estrema xenofoba deve altresì far pensare tutti i partiti e i potentati greci che hanno contribuito allo sfacelo economico del paese.

Il risultato di Marie Le Pen e di Chrisy Avgy deve far riflettere inoltre tutti coloro i quali, in Europa, perseguono l’interesse delle banche e dell’alta finanza: è grazie alla sempre maggior distanza tra governanti e governati, grazie a questo interstizio sempre crescente, che gli estremismi trovano lo spazio per insidiarsi e proliferare.

Fortunatamente, Alba dorata manca di credibilità, come ampiamente dimostrato dalla sua “negligencija” nel corso di quella conferenza stampa.

Un altro Ouzo ed un passo di Sirtaki: perché la Grecia non scomparirà.

Informazioni su Nico S.

Nato in Germania, siciliano d'adozione, si trova a proprio agio un po' ovunque, o forse da nessuna parte. Laureato in comunicazione, mototurista per vocazione, grappler, fotoamatore di razza Nikon. Ama il buon vino, la buona cucina, i viaggi, lo sport, non necessariamente in quest'ordine. Ha collaborato con testate online, scrivendo di politica, cultura, società e turismo sulle due ruote. Non esistono sinistre o destre, esistono uomini con le loro idee: tra queste, preferisco di certo le uniche che facciano gli interessi della gente, senza distinzione di colore politico. La sinistra lo reputa un compagno, la destra un fascista: entrambe le fazioni si sbagliano, lui ovviamente se la ride... E' solo un cittadino libero da logiche partitiche. E' solo un cittadino. Libero da logiche partitiche. E' solo un cittadino ,libero da logiche partitiche. E' solo. Un cittadino libero da logiche partitiche. Le virgole hanno sempre un loro perché... Aperto a tutto, tranne che alla stupidità e alla superficialità.

Discussione

Un pensiero su “Alba dorata, orizzonti di piombo

  1. Inserisco la traduzione dell’articolo per la mia amica Saida Arifkhanova, giornalista Freelance dell’ Azerbaijan, paese in cui le notizie arrivano col contagocce e vengono filtrate. Fino a questa mattina non sapeva dell’esito delle elezioni in Grecia…

    The alarming rise of the Greek Far Right party, scares the dying Greece, crushed by penalizing agreements with the European Union.
    Shown muscles, pissed off faces, shouts, blethered commands, black flags behind the speakers, identifying the movement as “a lay association”.
    And then the inevitable shaved heads, the glyphs that are vaguely a reminiscence of a swastika or probably a Nokia’s Snake step: there are all the ingredients to talk about the most media’s phenomenon of the recent Hellenic world.

    Chrisy Avgy, golden dawn, is the Greek nationalist formation that worries observers. Racist, homophobic, xenophobic, militaristic: the worst you can imagine is concentrated in party that shows a combination of folkloristics pictures, as the main weapon of communication.

    That is not a surprise: after a season of torture for the greek people, the electoral choice could move toward the extreme of the alignments. Neither Samaras or Venizelos then, but a dangerous regurgitation that reminds that government of the “colonels” Zoitakis and Papadopulos, leaders up to 1974 in the Hellenic dictatorship.

    The press conference on May 6, re-transmitted by television throughout Europe, showed a reality that lives in fetishes and exhibited strength: the leader, Nikolaos Michaloliakos, is a former dishonorably discharged soldier, from the greek army. He’s also a mathematician, very near to one of the most famous right-wing ideologues from Greece, Konstantinos Plevris, former leader of the extremist movements such as “August 4” and “front line”.
    There is nothing about a platform to avoid the submissions of greek people from german’s policies. It’s a logical consequence that the first chemo to try is the one that promises to be a heavy shock to the incurable disease, the contagion from euro
    .
    Michaloliakos is a new Hitler , he shouldn’t be underestimated because he had the consent coming from the basis, from the same people enslaved by Angela Merkel.
    The election result has in fact expressed a fundamental rejection of the yoke of Berlin, too hard for a destroyed country, without any boost of growth.
    Chronicles gives too news about the link between Golden Dawn and Blue Army, a criminal hooligans squad: for several times, these “fans” of the hellenic football national team have been protagonists of delinquent acts during international matches.

    There is also an unclear views about religion, relatively close to the Orthodox Church and to the Hellenic polytheism organization, just to try to have support from both of them, without any disappointing for any potential sympathizers.

    Ghosts are scary, but as long as a minute reporter asked to justify the absurd “stand up”, ordered by the minions of Michaloliakos to all astonished participants to the press conference after the elections (recorded from different cameras, they put up a poor show on all europeans screens), our hope is that Common sense will prevail on the protest votes. Yeah, because the final rise of the xenophobic far right party should also suggest us to think about all parties and lobbies which contributed to the economic ruin of the country.

    Result of Marie Le Pen in France and “Chrisy Avgy” offer a consideration to all those who, in Europe, pursuing the interests of banks and high finance: thanking to the growing distance between governors and governed, with this gap always increasing, extremism finds the space to sneak up and proliferate.
    Fortunately, Dawn Golden lacks credibility, as amply demonstrated by his “negligencija” during the press conference.
    Another Ouzo and a step Sirtaki: because Greece does not disappear.

    Pubblicato da Nico S. | 10 Maggio 2012, 17:11

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