Europa

Chrysi Avgy, Patrasso in fiamme: cinque arresti, otto feriti

Il movimento neonazista greco organizza una manifestazione di protesta contro alcuni immigrati. Scontri con le forze dell’ordine.

Il movimento Alba dorata, dopo il suo ingresso in parlamento ed aver mostrato i muscoli all’opinione pubblica greca dall’alto del suo 7% consensi, continua a far parlare di sé, dopo le dichiarazioni del leader nazionalista Michaloliakos che non ha esitato a negare l’olocausto per legittimare i punti di vista antisemiti del movimento di cui contribuisce a creare l’ideologia.

L’organizzazione di estrema destra si è resa responsabile di una sorta di rappresaglia contro alcuni immigrati, nella città portuale di Patrasso. Il casus belli è stato individuato nell’assassinio  di un cittadino ellenico ad opera di tre afghani che, secondo le prime ricostruzioni, non farebbero parte degli occupanti della fabbrica attaccata da circa 350 militanti dell’organizzazione neonazista greca e da gente comune, stanca di doversi guardare le spalle dalle sempre più frequenti aggressioni da parte degli immigrati. Intanto però, è Alba dorata a seminare il disordine sociale, con striscioni, sassaiole, marcette e simbolismi, repressi in Patrasso con il consueto uso dei lacrimogeni. Le cronache riferiscono di otto feriti e cinque membri del partito arrestati.

Si registra inoltre un’aggressione ad un altro membro del partito, , che in un video apparso su Youtube, vanta di tener testa a trenta anarchici che lo hanno aggredito per strada. Rifugiatosi dentro un negozio e difendendosi con un manganello, ha resistito contro l’aggressione di trenta autonomi (ma è probabile si trattasse di extracomunitari, e che il numero non fosse tale da giustificare sensazionalismi, a giudicare dalle fonti greche, n.d.r.).

Il video non vincerà certo oscar, ma è abbastanza per comprendere il tipo di forza politica di cui si riferisce.

Il leader dei ventuno deputati di Alba dorata, Elias Panayotaros, si dice favorevole al possesso delle armi, sul vecchio modello americano: i cittadini greci, continua, vengono aggrediti nelle loro case e nel 95% dei casi il colpevole è un extracomunitario. Statistiche, che sicuramente richiedono un controllo del territorio più incisivo e volto ad impedire che si possano compiere reati, non certo indirizzare la Grecia verso il modello del nuovo far west dei pistoleri che ballano Sirtaki.

E’ comprensibile che la situazione è da tenere sott’occhio, a poco più di un mese dalla riconvocazione dei comizi elettorali per eleggere nuovamente la Vouli di Atene, auspicando la possibilità di un risultato  che favorisca la formazione di una maggioranza in grado di condurre la Grecia lontana dagli spettri del nazionalismo. Proprio nella coscienza dell’opinione pubblica greca è riposta la speranza degli osservatori: per quanto la Grecia possa attraversare un momento di scoramento, è opportuno prendere coscienza del pericolo, ed evitare di cedere all’impulso di consegnare il paese in mano ad un movimento che di sociale ha ben poco e che si rifà agli ideali della destra estrema solo quando deve ricorrere all’uso della forza.

Informazioni su Nico S.

Nato in Germania, siciliano d'adozione, si trova a proprio agio un po' ovunque, o forse da nessuna parte. Laureato in comunicazione, mototurista per vocazione, grappler, fotoamatore di razza Nikon. Ama il buon vino, la buona cucina, i viaggi, lo sport, non necessariamente in quest'ordine. Ha collaborato con testate online, scrivendo di politica, cultura, società e turismo sulle due ruote. Non esistono sinistre o destre, esistono uomini con le loro idee: tra queste, preferisco di certo le uniche che facciano gli interessi della gente, senza distinzione di colore politico. La sinistra lo reputa un compagno, la destra un fascista: entrambe le fazioni si sbagliano, lui ovviamente se la ride... E' solo un cittadino libero da logiche partitiche. E' solo un cittadino. Libero da logiche partitiche. E' solo un cittadino ,libero da logiche partitiche. E' solo. Un cittadino libero da logiche partitiche. Le virgole hanno sempre un loro perché... Aperto a tutto, tranne che alla stupidità e alla superficialità.

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